L'impiego di fluidi per evitare la fratturazione idraulica del terreno ha visto la luce per la prima volta nel 1948, nell’ambito dell’industria del petrolio e del gas. Successivamente, nella costruzione delle strutture sotterranee sono stati utilizzati idrogetti di ad alta velocità per tagliare la terra e le rocce.
Il Jet Grouting (JG) consiste nell'iniezione di acqua ad alta pressione (tipicamente tra 200-600 atm) attraverso piccoli ugelli di 1-2 mm. Il getto d'acqua risultante ha una velocità molto elevata e agisce come un corpo solido che trasferisce un'energia concentrata molto grande. Questa energia può essere regolata cambiando la dimensione degli ugelli o la portata.
Utilizzando questa tecnica vengono realizzate colonne „soilcrete” (terra cementata), le cui dimensioni dipendono dalle condizioni del terreno e che possono raggiungere la resistenza e la permeabilità di progetto. Il JG può essere utilizzato per migliorare le caratteristiche del terreno, per sostenere le fondazioni esistenti, per sigillare il fondo degli scavi, etc.
A seconda delle esigenze di progettazione e delle condizioni del terreno, sono disponibili tre tecniche: il sistema mono-fluido (getto di boiacca), il sistema bi-fluido (getto di boiacca circondato da aria compressa) e il sistema tri-fluido (getto d'acqua circondato da aria compressa e un altro getto di boiacca separato).
Una differenza sostanziale rispetto alle altre tecniche è che il JG può essere utilizzato per trattare tutti i tipi di terreno, dalle argille soffici alle sabbie e alle ghiaie. Poiché può essere adattato alle varie condizioni del terreno, offre molta flessibilità sia al progettista che al costruttore. In base a quanto detto sopra, il metodo JG può essere preso in considerazione in qualsiasi progetto che richiede lo scavo di un terreno instabile o il controllo dell’acqua sotterranea.
GT GROUND ENGINEERING & CONSTRUCTION SERVICES è stata coinvolta in diverse applicazioni di questo metodo, specialmente in ambito portuale. Le applicazioni recenti includono (i) il sistema bi-fluido per la stabilizzazione del materiale di riempimento in ambito portuale localizzato sotto un molo lungo 200 m e (ii) il sistema mono-fluido JG per la costruzione di colonne „soilcrete”, usate in combinazione con pali trivellati, per il sostegno di un molo adibito ad ospitare navi di grandi dimensioni.